


La Punta MIP è Costituita da un corpo principale in acciaio Dotato di una particolare membrana riscaldabile (fino a 120 °) Che Attraverso una batteria di aste Viene infissa nel terreno fino alla profondità prefissata. SI TRATTA di una membrana metallica idrofobica, Che consente il passaggio dei VOC (Volatile Organic Compounds), trattenendo l’acqua eventualmente presente nel terreno.
Durante l’avanzamento, la membrana entra in contatto con i contaminanti presenti nel terreno ed Attraverso un processo di diffusione ne consente il passaggio in una piccola fotocamera interna da dove, Attraverso la linea dei contaminanti Vengono Condotti in superficie di gas sospinti da un gas di trasporto (gas inerte di trasporto, nel caso Specifico azoto N2) fino al sistema di Rilevamento costituito Da un Gascromatografo da Campo Dotato di tre Rilevatore.
Figura 1: sezione interna della Punta MIP
Il sistema Risulta composto da tre STRUMENTAZIONI Fondamentali:
Meglio ora Vediamoli in dettaglio:
PressioneController ad alta Gas Costituisce il sistema di controllo della linea del gas, unattraverso una serie di Manometri E POSSIBILE REGOLARE E e mantenere sotto controllo la pressione Quindi la portata della linea Che DEVE Essere compresa tra i 40 ei 60 ml / min (come indicato Nella ASTM D7352-07 di riferimento).
Controlli preliminare sulla punta della MIP
Gascromatografo da campo Questo rilevatore Riceve il campione Direttamente Dalla linea alla Colonna cromatografica e lo suddivide per Rilevatore Ogni Che a seconda della propria sensibilità alle singole famiglie di composti Permette una Loro Discriminazione.
Vengono di seguito descritti i singoli rivelatore a bordo:
FID (Flame Ionization Detector) Utilizza una Fiamma Che sfrutta l’idrogeno per Bruciare i composti e ionizzarli. Risulta rivelatore ditruttivo Quindi Nazioni Unite e dal gas Riceve il PID. Questo rivelatore consente l’identificazione di composti molecolari AVENTI legami carbonio-idrogeno (CH), ma fornisce scarse informazioni relativamente ai composti come ad esempio H2S (Idrogeno solforato), CCl4 o NH3 (Ammoniaca). Per sua natura Intrinseca è da preferirsi per l’analisi degli idrocarburi e risente meno, Rispetto agli altri rivelatore DOVUTA, dell’umidità e dello sporco eventualmente presenti sulla linea del gas.
Schema di funzionamento del rivelatore FID (Flame Ionization Detector)
PID (Photo Ionization Detector) Il PID identifica tutte quelle Molecole Che Hanno Potenziale di ionizzazione inferiore UNO 10,6 eV, compresi gli idrocarburi aromatici e Quelli con doppio Legame carbonio. A differenza del FID Che il campione distrugge bruciandolo, questo Rilevatore Viene definito non Distruttivo Perché una volta condotta l’analisi SI PUÒ Inviare il campione ad un altro rilevatore per ulteriori analisi. Ottimo per l’identificazione dei COV (BTEX) fino a due atomi di cloro.
Schema di funzionamento del rilevatore PID (Photo Ionization Detector)
DELCD (Dry elettrolitici Conduttività Detector) USA rivelatore Questo l’Elevata temperatura (fino a 1000 ° per separare le Molecole dei clorurati formando DAI) composti C. Il diossido clorurato reagisce con un elettrodo misurando la Conducibilità Nella cella del gas. La Cella genererà un segnale elettrico (espresso in mV) Che Verrà inviato ad un amplificatore e registrato dal registratore di dati del sistema MIP. Il DELCD cosiddetto rivelatore delle Nazioni Unite è “Distruttivo” Perché il campione distrugge ed è utilizzato principalmente per la determinazione dei composti organo clorurati Quali tricloroetilene (TCE) e Tetracloroetilene o Percloroetilene (PCE).
Schema di funzionamento del rilevatore DELCD (Dry elettrolitici Conduttività Detector)
La qualità della misurazione è garantita dall’esecuzione di un test CHIAMATO “Response Test” Che Viene Condotto Attraverso l’utilizzo di standard al fine Certificati di Integrità VERIFICARE L’E la risposta del sistema. Questo test Viene Condotto utilizzando uno standard del Certificato composto da ricercare (ved. cert. Allegato) di Concentrazione nota opportunamente Diluito per Ottenere i gradini di Concentrazione predefiniti. Visto sistema opera Che il non in condizioni confinate, nel nostro caso le variabili in campo sono Notevoli (temperatura, umidità, tipologia di terreno ecc …) Quindi non risulta possibile definire una sensibilità assoluta del sistema. Vengono di seguito segnalati i limiti di rilevabilità puramente indicativi, Forniti dal produttore.
Contaminante |
Sensibilità |
Acque |
Terreni |
|
PID |
BTEX |
1 ppm – 250 ppb |
1000 – 250 g / l |
1 mg / kg |
FID |
Metano, Butano |
N / A |
N / A |
N / A |
DELCD |
Clorurati (TCE, PCE) |
1 ppm – 250 ppb |
1000 – 250 g / l |
1 mg / kg |
Tabella 1: Sensibilità del rivelatore MIP
Da questo tipo di test il Tecnico MIP ottiene grazie parametri molto importanti per la conduzione dell’indagine: il “Trip Time” Che il tempo o il gas impiega per risalire dal punto di prelievo ai rivelatore e la sensibilità dello strumento dedotta dall’intensità del segnale espressa in microvolt.